Si è tenuta venerdì 15 maggio, presso il Teatro Moderno di Vigevano (PV), la performance: Iliade così io piango.
Lo spettacolo è stato selezionato e sostenuto da “NEXT-Laboratorio delle idee
per Oltre il Palcoscenico” – Regione Lombardia e Ministero per i Beni
e le Attività Culturali
L’Iliade è un poema di guerra, di gesta eroiche, di tratti maschili e
violenti, di fascinazione per le armi. Eppure vi è una forza nascosta,
insita nelle pieghe del racconto. E’ il sentimento del dolore, dell’umano patire e soffrire che accomuna continuamente assediati e assediatori, vinti e vincitori.
Si tratta di una forza più femminile, più intima. La compassione per il dolore immenso della perdita rappresentata da ogni tipo di relazione umana. Lutto e dolore sono le ombre inseparabili di ogni splendore di armi; silenzio e singhiozzo il contrappunto al clangore
delle armi.
Qui gli dei sono assenti, la storia è affidata alle gesta umane.
Eppure nel racconto dei vincitori e dei vinti c’è l’ accettazioni profonda e sofferta del disegno ineluttabile di un destino già tracciato.
Una speranza già arresa, una forte presenza della superiorità delle divinità.
Gli dei hanno filato per gli uomini di vivere nell’amarezza: tuttavia
è in quel destino triste che ogni uomo scopre la grandezza e il senso
della propria mortalità.
Ma la domanda sta proprio in questo: quanto la cultura dello scontro e
della bellezza della guerra sia ancora necessaria oggi e quanto la
ricerca di una nuova bellezza, quella dell’incontro, possa delinearsi
come unico modo di sopravvivenza? Come delineare una nuova epicità
nelle azioni di pace?
dai 14 anni e pubblico misto
Regia di Oreste Castagna
Con Silvia Barbieri, Max Brembilla, Stefano Mecca, Walter Tiraboschi
Musicista Enrico Ghedi
Teatro